GALLARATE

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Cenni storici

Sin dalla Preistoria, e successivamente nelle Età del Bronzo e del Ferro, Gallarate fu epicentro di un vasto territorio abitato: di ciò restano molte testimonianze archeologiche nel Museo della Società Gallaratese degli Studi Patri, ma anche in altre raccolte qualificate. Il più antico documento in cui ricorre il nome di Gallarate è però del 974: si tratta di una pergamena in cui viene citata come Capo Pieve. Divenne capoluogo del Seprio nel 1287 e in quegli anni iniziò una crescita economica e mercantile che la accompagnò per l’Età viscontea e poi sforzesca fino all’inizio del dominio francese (XVI secolo). Proprio con il dominio prima francese e poi spagnolo Gallarate perde la sua autonomia. Negli archivi, Gallarate risulta però sempre, anche nel ‘700, un polo di interscambio nei mercati non solo italiani, ma anche esteri di panni, drappi, cotoni e lino, inizio di un pionierismo industriale manifatturiero che ha caratterizzato per secoli la Città. Nel 1786 Gallarate è designata da Giuseppe II a capoluogo di vasta Provincia austriaca. Una prodigiosa rivoluzione industriale con a capo famiglie gallaratesi quali i Ponti, i Borghi, i Cantoni caratterizza l’epoca napoleonica e notevoli furono i fermenti patriottici di libertà dopo il Congresso di Vienna. Nel 1860 a Gallarate viene conferito, su decreto firmato dal principe Eugenio di Savoia-Carignano, il titolo di Città. Grazie all’imprenditorialità di famiglie quali i Maino, i Macchi, i Bellora, i Borgomaneri, i Calderara, i Galdabini si potenzia il ruolo industriale, soprattutto tessile e meccanico, di Gallarate. Tante ancora le testimonianze di vecchi opifici dai connotati liberty, stile molto facile a trovarsi in antiche costruzioni gallaratesi. Storia più recente è lo sviluppo dell’industria aeronautica, agli inizi del ‘900, con Gianni Caproni e con piloti quali Francesco Baracca, Gustavo Moreno, Oronzo Andreani. Oggi Gallarate è un centro industriale e terziario molto attivo. Per quanto riguarda il nome della Città, alcuni lo fanno derivare da “Galli”, per cui la sua nascita sarebbe legata allo stanziamento nella zona di popolazioni galliche. Lo stemma con i due galli potrebbe supportare questa ipotesi, anche se taluni riferiscono il simbolo alla famiglia “de Gallarate” il cui stemma, a sua volta, conteneva proprio un gallo. I riferimenti “piumati” al nome chiamano in causa anche altri animali: in particolare un animale simile all’allodola la “galerita avis” che era tipico del luogo. Altri ancora si riferiscono al terreno ghiaioso della zona o a nomi di notabili del luogo.

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